Intelligenza artificiale e lavoro: quanto siamo pronti a sfruttarne il potenziale?

Il 75% dei knowledge worker globali utilizza l’intelligenza artificiale per le proprie attività professionali.

Questo dato, tratto dal report annuale di Work Trend Index 2024 di Microsoft e LinkedIn, sottolinea come l’IA stia rapidamente trasformando il panorama lavorativo.

Tuttavia, mentre i dipendenti sono entusiasti di adottare queste nuove tecnologie, resta da capire se leader e organizzazioni sono davvero pronti a sfruttarne appieno il potenziale e a superare le sfide che ne derivano.

L’aspetto interessante di questa riflessione è che non riguarda solo l’uso dell’IA nel recruiting, ma va più in profondità su ogni aspetto del lavoro: come stiamo utilizzando questi strumenti nelle aziende e quale direzione sta prendendo il mercato?

Se vi siete persi i dettagli di questo report, vi invitiamo ad approfondirlo insieme a noi.

Tre dipendenti su quattro usano già l’IA al lavoro

Report annuale di Work Trend Index del 2024 di Microsoft e LinkedIn - grafico 1
Fonte: Report annuale di Work Trend Index del 2024 di Microsoft e LinkedIn

«I dipendenti vogliono usare l’IA al lavoro e non vedono l’ora che le aziende si mettano al passo». È il primo risultato emerso dal report annuale di Work Trend Index 2024 di Microsoft e LinkedIn.

Negli ultimi anni abbiamo assistito a una rapida evoluzione nell’adozione di tecnologie emergenti come l’IA. Inizialmente, queste innovazioni sono state sperimentate per capire il loro potenziale e le applicazioni pratiche. Oggi, invece, siamo arrivati a un punto in cui non si tratta più solo di sperimentare, ma di integrare queste tecnologie nell’organizzazione aziendale e nel lavoro quotidiano. Questo richiede una trasformazione completa del modo in cui le aziende operano, per sfruttare appieno il potenziale dell’IA e per rimanere competitive in un mercato in continua evoluzione.

I lavoratori, ormai, hanno già sperimentato i benefici dell’IA, riportando miglioramenti in termini di produttività e creatività.

Dal punto di vista dei dipendenti, alcuni dei dati più rilevanti evidenziati nel rapporto sono:

  • Tempo risparmiato: Il 90% afferma che l’IA li aiuta a risparmiare tempo
  • Maggior focalizzazione: l’85% riferisce di essere in grado di concentrarsi su lavori più importanti
  • Più creatività: l’84% si sente più creativo grazie all’uso dell’IA
  • Soddisfazione lavorativa: l’83% dichiara di godersi di più il proprio lavoro grazie all’IA.

I dipendenti non solo riconoscono il valore dell’IA, ma sono anche pronti ad abbracciare pienamente le sue potenzialità per migliorare sia il lavoro quotidiano che le opportunità di crescita professionale.

Il 67% degli intervistati, infatti, ritiene che l’IA offra nuove opportunità di carriera e il 64% crede che possa rendere più accessibili le posizioni di alto livello. In più, il 61% è convinto che l’IA possa aiutare a sviluppare nuove competenze professionali.

I professionisti stanno cercando di acquisire competenze in IA per rimanere competitivi e aumentare le proprie opportunità di carriera. Negli ultimi sei mesi, c’è stato un aumento significativo dell’uso dei corsi di LinkedIn Learning per sviluppare competenze in IA, con un picco del 160% tra i professionisti non tecnici.

Nonostante questi vantaggi, una preoccupazione diffusa tra i dipendenti è la percezione di essere sostituibili. Infatti, il 53% teme che l’uso dell’IA per attività importanti possa far sembrare il loro lavoro meno indispensabile.

L’assunzione di talenti nell’era dell’AI

Report annuale di Work Trend Index del 2024 di Microsoft e LinkedIn - grafico 2
Fonte: Report annuale di Work Trend Index del 2024 di Microsoft e LinkedIn

Negli ultimi anni, i leader aziendali hanno intensificato la selezione di talenti tecnici nell’IA, con un aumento del 323% delle assunzioni. Ora, però, l’attenzione si sposta verso i talenti “non tecnici” con una predisposizione all’IA, capaci di utilizzare strumenti come ChatGPT e Copilot:

  • Il 66% dei leader afferma che non assumerebbe personale privo di competenze in IA.
  • Il 71% dei leader preferirebbe un candidato meno esperto ma con competenze in IA rispetto a uno più esperto senza tali competenze.
  • Il 77% dei leader ritiene che, grazie all’IA, i talenti junior possano assumere maggiori responsabilità.

Il valore dell’AI è riconosciuto, ma lo stesso non si può dire per lo sviluppo interno del personale che in molti trascurano, tanto che solo il 39% delle persone che usano l’IA sul lavoro ha ricevuto formazione dalla propria azienda.

L’approccio dei leader: sfide e cultura aziendale

L’altro lato della medaglia riguarda la percezione delle competenze AI e la visione strategica dell’integrazione di queste tecnologie da parte dei leader aziendali.

Chi si trova a ricoprire un ruolo manageriale e apicale all’interno dell’organizzazione ha una significativa responsabilità nel riconoscere tanto l’importanza dell’AI in azienda, quando il modo di governarla in modo efficiente ed efficace.

I dati raccolti fanno emergere uno scenario in cui:

  • Il 63% dei dirigenti ammette di avere una comprensione limitata delle capacità dell’IA e delle sue applicazioni pratiche nel proprio settore.
  • Solo il 24% delle aziende ha programmi di formazione dedicati per migliorare le competenze AI dei propri dipendenti.
  • Il 58% delle aziende trova difficile assumere talenti con competenze avanzate in AI, evidenziando una competizione accesa per le risorse umane specializzate.

Oltre alle competenze, i leader devono sviluppare una visione strategica chiara per integrare l’IA nei processi aziendali. Questo comporta una serie di sfide e opportunità, tra cui spiccano:

  • Adattamento dei modelli di business esistenti per massimizzare i benefici dell’introduzione dell’AI;
  • Investimenti in infrastrutture tecnologiche per supportare l’implementazione dell’IA;
  • Integrazione nei processi decisionali in maniera sistematica.

Quello che è e sarà sempre più determinante, però, è l’approccio alla trasformazione culturale all’interno delle organizzazioni, che si sviluppa in 3 principali fattori:

-Promozione dell’innovazione: il 68% dei dirigenti sta lavorando per promuovere una cultura dell’innovazione che abbracci il cambiamento tecnologico.

Resistenza al cambiamento: il 52% delle aziende affronta resistenze interne significative, con dipendenti che temono per la sicurezza del proprio posto di lavoro.

Collaborazione interdisciplinare: il 49% delle aziende riconosce la necessità di una maggiore collaborazione tra i team tecnologici e le altre funzioni aziendali per sfruttare appieno le capacità dell’IA.

Quanto siamo pronti a sfruttare il potenziale dell’IA?

L’adozione dell’IA nei luoghi di lavoro sta accelerando, con i dipendenti che ne riconoscono i benefici e sono pronti ad abbracciare appieno le sue potenzialità. Tuttavia, per rispondere alla domanda iniziale, “quanto siamo pronti a sfruttare il potenziale dell’IA?”, è cruciale considerare la preparazione delle aziende e dei loro leader.

Passi per sfruttare il potenziale dell’IA:

Identificazione dei Problemi Specifici: Le aziende devono identificare i problemi specifici che l’IA può risolvere per ottenere vantaggi immediati, come il risparmio di tempo (90% dei dipendenti) e l’aumento della creatività (84% dei dipendenti).

– Approccio Integrato: un approccio sia top-down che bottom-up è essenziale per coinvolgere tutti i livelli dell’organizzazione, dal CEO ai dipendenti di base. Coinvolgere i leader è fondamentale, poiché il 60% dei leader teme che la leadership dell’organizzazione non abbia un piano e una visione per implementare l’IA.

Investimenti in Formazione: le aziende devono dare priorità alla formazione continua, offrendo percorsi di crescita per sviluppare competenze specifiche sull’IA. Solo il 24% delle aziende ha programmi di formazione dedicati per migliorare le competenze AI dei propri dipendenti.

Infrastrutture Tecnologiche:è fondamentale investire in infrastrutture tecnologiche adeguate per supportare l’implementazione dell’IA. Questo include sia hardware che software per facilitare l’integrazione dell’IA nei processi aziendali.

Cultura dell’Innovazione: promuovere una cultura dell’innovazione che abbracci il cambiamento tecnologico e favorisca la collaborazione interdisciplinare è cruciale. Il 68% dei dirigenti sta lavorando per promuovere una cultura dell’innovazione.

Conclusione

Le organizzazioni che sapranno sfruttare appieno il potenziale dell’IA non solo trarranno vantaggio immediato in termini di produttività e creatività, ma saranno anche meglio posizionate per attrarre e trattenere i migliori talenti. La chiave del successo risiede nell’adozione di un approccio strategico e integrato che coinvolga l’intera organizzazione e favorisca la formazione continua.

Per scoprire di più su come prepararsi al futuro del lavoro con l’IA, scarica il report completo di Work Trend Index 2024.

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